La lotta alla fame nel mondo non chiama in causa solo la produzione alimentare. Si calcola che ora la produzione agricola mondiale potrebbe sfamare 12 miliardi di persone, 5 miliardi in più dell’attuale popolazione del pianeta. I problemi riguardano principalmente la speculazione, la distribuzione e gli sprechi.

Da un sondaggio condotto tra professionisti che lavorano nel settore della finanza, è emerso che quasi un quarto (il 24 per cento) ritiene che “per avere successo potrebbe essere necessario tenere una condotta scorretta sul piano etico o ricorrere ad azioni illegali”. Il 16 per cento degli intervistati ha ammesso che sarebbe disposto a commettere un reato “se riuscisse a farla franca”.

In Argentina tre insegnanti su cinque fanno richiesta di licenza a causa di stress o violenza sul posto di lavoro.

Presto le monofamiglie saranno il nucleo familiare più comune nella Corea del Sud.

Si ritiene che due terzi delle città cinesi non soddisferanno i nuovi standard stabiliti dal governo per la qualità dell’aria che entreranno in vigore nel 2016. Inoltre, la qualità dell’acqua ottenuta da buona parte delle fonti sotterranee è classificata come “cattiva o pessima”.